La leggenda di Robin di Locksley, alias Robin Hood, è senza dubbio una delle più longeve e intriganti di tutti i tempi. In bilico tra verità e finzione, le avventure di questo ladro gentiluomo disposto a rischiare la propria vita insieme ad un manipolo di improbabili ribelli, nel tentativo di risollevare il popolo dalla povertà, riescono ad evocare in noi alcuni ideali di giustizia sociale ai quali è davvero difficile non appassionarsi.
Il contesto è quello della spietata Inghilterra del 1200, dominata da un’aristocrazia avida e sanguinaria disposta a tutto pur di mantenere inalterati i privilegi acquisiti, a discapito,, ovviamente, dei ceti più bassi della società ridotti alla fame. Tempi duri insomma, dove l’idea di rubare ai ricchi per donare ai poveri poteva rappresentare per molti, l’unico modo di sopravvivere.
Ma Sumo Digital Newcastle ha voluto spingersi oltre nel rappresentare questo periodo storico, rimaneggiando l’ambientazione e persino i protagonisti principali, riuscendo a conferire a questo titolo un aspetto Dark-Fantasy al limite del Gotico.
Il risultato è un design decisamente ispirato in grado di regalarci un’esperienza visiva di tutto rispetto, nonostante la natura cross-gen del progetto. L’estrema cura nella realizzazione della vegetazione e degli edifici sommata all’ottima gestione dell’illuminazione riesce a farci immergere completamente nell’atmosfera di quei tempi. Purtroppo però, le animazioni dei personaggi non sembrano sempre all’altezza della situazione e troppo spesso appaiono legnose e poco credibili, rischiando talvolta di compromettere perfino il gameplay.
Tecnicamente comunque il titolo è solido e su Xbox Series S non abbiamo riscontrato particolari criticità se non qualche piccolo bug trascurabile.
Anche il comparto audio, aspetto fondamentale in un titolo fortemente orientato allo Stealth, ci è sembrato molto ben realizzato. I passi delle guardie e dello stesso Sceriffo, appesantiti dalle armature, sono estremamente realistici, così come il sibilo delle frecce o le pesanti martellate di Little John.
Al momento in Hood: Outlaws & Legends non è presente una componente Single Player ma la sola modalità Rapina. Un multiplayer particolare basato sul PvEvP dove due Team, composti da quattro giocatori ciascuno, dovranno cercare di accaparrarsi il tesoro difeso ovviamente dal possente Sceriffo (in grado di ucciderci con un singolo colpo) e dalle sue guardie, dotate purtroppo di un’intelligenza artificiale non sempre all’altezza della situazione.
Il gameplay che ne deriva è molto più intrigante di quanto ci saremmo aspettati, sia affrontando la sfida in solitaria, con compagni casuali, che in compagnia di un gruppo di amici.
La modalità Rapina prevede tre fasi:
durante la prima l’obiettivo di entrambi i team sarà quello di riuscire a borseggiare lo Sceriffo e sottrargli la chiave della stanza del tesoro; nella seconda si dovrà effettivamente individuare la stanza per trafugare il bottino; ed infine nella terza, una volta individuato uno dei tre punti di estrazione, occorrerà attivare un argano e caricare effettivamente il tesoro per estrarlo.
Indipendentemente da chi riuscirà a completare le prime due fasi la vittoria andrà alla squadra che riuscirà a completare l’estrazione, soluzione discutibile ma che lascia spazio a molteplici approcci legati alla strategia e alla composizione stessa del Team.
In Hood: Outlaws & Legends infatti il pool di personaggi non ha vincoli e saremo quindi liberi di comporre il nostro team per adattarlo ad una strategia specifica, sia essa orientata ad un approccio Stealth o ad uno più aggressivo. Questa meccanica riesce a dare ad ogni fase della partita particolare importanza senza compromettere il risultato finale dell’incontro, considerando anche che la fase di caricamento ed estrazione del tesoro è suddivisa in step consentendo di volta in volta a ciascuna squadra di accaparrarsi una parte di ricompensa.
Una volta ottenuta la vittoria dovremo poi, in pieno stile Robin Hood, decidere quale parte del bottino tenere per noi e quale destinare ai poveri. Il denaro accumulato ci consentirà di acquistare vestiario e modificare le skin delle armi mentre sfamare la popolazione migliorerà il nostro accampamento (un vero e proprio hub) permettendoci di sbloccare nuovi Perk per personalizzare ulteriormente il nostro stile di gioco.
La varietà e le caratteristiche peculiari di ciascun personaggio consentono poi una gestione dei ruoli nelle diverse fasi molto avvincente, a patto che i giocatori sappiano interpretare al meglio il proprio alter ego. Se vestiremo i panni di Robin saremo infatti estremamente esposti negli scontri ravvicinati ma devastanti dalla distanza grazie alle nostre frecce capaci di abbattere gli avversari con un solo colpo ben piazzato; con Marianne potremo invece sfruttare la sua abilità nelle schivate e la sua estrema furtività per sorprendere i nemici alle spalle con uccisioni silenziose; il mistico Tooke, perfetto negli scontri a media distanza, sarà l’unico in grado di curare se stesso e l’intera squadra mentre John, infine...beh John ha praticamente il martello di Thor.
Qui entra in gioco anche il bilanciamento dei quattro Eroi che a prima vista potrebbe sembrare avvantaggiare Tooke e John, in grado con i loro attacchi di fare la differenza nelle fasi più concitate, anche se una buona gestione della squadra e della strategia sembrano riuscire in qualche modo a mantenere in equilibrio l’intero Combat System.
All’inizio di ogni round la posizione dello Sceriffo e del tesoro vengono generate in modo casuale, ma nonostante questo una buona conoscenza delle cinque mappe di gioco fornirà un enorme vantaggio sia per accaparrarsi le postazioni di tiro migliori che per raggiungere gli obiettivi il più velocemente possibile.
Nonostante la presenza di un’unica modalità di gioco (è previsto comunque un supporto post-lancio che ne introdurrà senz’altro di nuove) le partite non risultano mai ripetitive e riescono a divertirci grazie agli inevitabili e repentini cambiamenti di fronte.
Hood: Outlaws & Legends riesce in qualche modo a portare una ventata di aria fresca nel mondo del Multiplayer riuscendo a garantirci sessioni di gioco divertenti e impegnative. Dal punto di vista della grafica e dell’ottimizzazione forse si sarebbe potuto osare un po’ di più ma siamo disposti a chiudere un occhio in virtù di un Gameplay davvero convincente. Pollice verso invece per la gestione del Matchmaking che troppo spesso non tiene conto del livello dei giocatori penalizzando eccessivamente chi si approccia al titolo per la prima volta.
Disponibile per PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X|S ad un prezzo di vendita decisamente appetibile, Hood: Outlaws & Legends rimane secondo noi una delle produzioni più accattivanti di questo periodo riuscendo a conciliare alla perfezione un design di tutto rispetto ed un Gameplay innovativo.