Ciao Mondo 3!

Il viaggio dello Slayer - Parte Prima

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Siamo nel 1993
una piccola Software House Texana, famosa per aver rilasciato diversi titoli Platform e alcuni esperimenti di quello che verrà presto chiamato FPS, rilascia un videogioco per sistemi MS-DOS ispirato a film come "Aliens - Scontro Mortale" e "La Casa 2" destinato a diventare il "più grande videogioco mai realizzato". 

Sul fenomeno DOOM potremmo parlare per ore, è stato uno dei primi giochi ad aver trattato temi quali il Satanismo, il Metal, l'avanzamento tecnologico e i viaggi interplanetari, tutti in un unico titolo; 
è stato fonte di ispirazione non solo per la sua casa madre ma anche per altre Software House che poco tempo dopo rilasceranno capi saldi del genere che ancora oggi esistono e vengono portati avanti con seguiti pressoché infiniti (come Heretic, Hexen, Marathon e il controverso Duke Nukem);
ma ciò che non possiamo dire è che possieda una complicatissima e intrecciatissima trama, no?

Beh, oggi andremo ad eviscerare (per rimanere in tema) il contenuto dei nostri 39Mb di installazione per scoprire insieme a voi cosa nasconde questo grandissimo titolo firmato id Software. 
Affronteremo quella che è la storyline ufficiale del gioco e chissà, forse troveremo risposta ad alcune delle domande che ci poniamo durante le nostre partite su Doom (2016) e Doom: Eternal, come ad esempio "perché ci sono così tanti riferimenti ai conigli sulla Fortezza dello Slayer?"

Premessa: Verranno prese in considerazione solo le release ufficiali, quindi libretti inclusi nelle custodie del gioco, libri, fumetti, cut-scene iniziali e finali, e dichiarazioni rilasciate da John Romero, John Carmack e Tom Hall - che per chi non li conoscesse sono i papà di Doom nonché della stessa id Software - ed evitate, dove possibile, collegamenti e supposizioni fatte dai Fan su Reddit o affini.

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DOOM (1993)

Il predestinato (nei libri dedicati alla saga videoludica "Flynn Taggart") è un membro della U.S. Marine Corps, punito per aver aggredito un superiore dopo l'ordine diretto di sparare su dei civili disarmati, ora costretto a lavorare per la Union Areospace Corporation. 
Verrà inviato a suo malgrado di istanza su Marte e degradato a "Tecnico Radio e Comunicazioni"; la sua prima missione riguarda un misterioso caso: il satellite Deimos è scomparso dall'orbita dopo un test sulla nuova macchina per il teletrasporto, e le comunicazioni con la seconda Luna, Fobos (o Phobos), risultano interrotte.
La squadra raggiunge il laboratorio UAC con il nostro protagonista a seguito, ma una volta entrati nella struttura non faranno più ritorno... sicuramente trucidati da qualche essere demoniaco.
Rimasto l'unico ancora in vita decide di armarsi e di entrare ad indagare sull'accaduto.

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Qui inizia "Knee-Deep in the Death": 
Il nostro protagonista, da questo momento in poi chiamato Doomguy (Il tizio di Doom o, per alcuni, Il Predestinato), si trova all'interno della struttura High-Tech della UAC a combattere orde di zombi infernali e creature ormai fuse con la stessa tecnologia sviluppata su Marte. Arriva presto alla conclusione logica di stare combattendo dei Demoni Biblici. 
Tutta la frustrazione e rabbia verso lo stesso corpo militare che lo ha tradito, trasforma la sua missione di ritornare sano e salvo su Marte in una sadica frenesia omicida che vede la "lacerazione e la distruzione" (Rip & Tear - frase tipica del Doomguy nei fumetti originali quando entra in Berserk) di ogni essere sovrannaturale ancora in vita... La missione quindi prevede di raggiungere il teletrasporto e tornare a casa sano e salvo, e con una miriade di sangue demoniaco sulla divisa.
Ma il teletrasporto è sotto la custodia di due Baroni Infernali armati di cannoni al plasma,
una volta sconfiti, il Doomguy cadrà in un'imboscata che lo lascerà strisciante in fin di vita (lo schermo diventa nero quando si raggiunge il 35% di vita).
Qui avviene un'ampia ellissi temporale mai affrontata, se non forse nell'ultimo capitolo rilasciato (Doom: Eternal) che la renderebbe non più un Reboot ma un vero e proprio seguito... ma ci torneremo sui prossimi articoli!


Secondo Capitolo, "Shores of Hell": 
Il nostro protagonista si risveglia sulla luna di Deimos privo di ogni ricordo antecedente all'imboscata, non sappiamo esattamente quanto tempo sia passato ma sicuramente non poco; il satellite ora fluttua su una nuova dimensione che il Doomguy riconosce come l'inferno. 
Dopo aver liberato la struttura dagli esseri demoniaci - ormai più simili a delle macchine (fra cui il terribile CyberDemon, divenuto in pochissimo tempo un'icona della serie videoludica) che a dei demoni veri e propri - riesce finalmente a scendere sulla superficie dando inizio al terzo ed ultimo capitolo: INFERNO.


Qui scopre le vere intenzioni che si celano dietro il "rapimento" della luna di Deimos: la conquista dell'intera galassia (attenzione: non della terra!);
al comando delle forze oscure vi è il terribile Spider Mastermind, un cervello gigante impiantato su una struttura aracnide metallica armata con tutte le più terribili armi sviluppate dall'uomo (e non solo!); 
una volta sconfitto, potrà finalmente lasciarsi alle spalle tutto quell'orrore e tornare a casa dalla sua famiglia.

Ad attenderlo però, una terribile sorpresa:
Non sappiamo quanto tempo sia passato dal suo viaggio verso Deimos e ritorno, ma è stato sufficiente a far sì che le forze demoniache conquistassero il pianeta e uccidessero il 60% della popolazione, fra cui Deisy, la congilietta domestica del nostro protagonista.
Ora la cosa si fa personale!

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Così si conclude DOOM della id software datato 1993... 

So cosa state pensando...
Vi aspettavate una motivazione diversa, forse più complessa e articolata, soprattutto dopo aver giocato agli ultimi due titoli, pieni di retorica e di narrazione goth-dark...
E come darvi torto?
Pensare che il nostro eroe, pieno di testosterone e rabbia, uccida orde di demoni infernali rischiando la vita ogni secondo di più solo per rivendicare la buon anima del suo coniglietto domestico non è il massimo.
Ma a pensarci bene rappresenta la vera essenza di DOOM, uno scanzonato e testosteronico "Film d'Azione", dove la violenza e l'adrenalina viene interrotta da piccoli intermezzi comici - o tendenti alla commedia - che rendono il tutto più fluibile e, soprattutto, meno impegnativo.
Come sul film Trappola di Cristallo, troviamo diversi momenti anti-climax; ad esempio: durantre la finta negoziazione di Alan Rickman, dopo aver chiesto la liberazione di cellule terroristiche detenute in diversi paesi, se ne esce rispondendo alla domanda "dove li hai trovati questi?" con: "li ho trovati su un foglio di giornale", causando un anti-climax che va ad alleggerire l'atmosfera cupa e tesa che si era andata a creare, così fanno le cutscene a muro di testo che intervallano i vari capitoli della saga videoludica di Doom.

Ma esattamente come per Trappola di Cristallo, Doom torna più violento che mai con il suo sanguinolento seguito: DOOM II: Hell on Earth che affronteremo la prossima volta.
Ah, comunque abbiamo risposto alla domanda fatta ad inizio articolo!
La gabbietta e i quadri presenti nella fortezza dello Slayer sono un ricordo della piccola e innocente Deisy uccisa da quelle malefiche blatte infernali!

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